Cadere per essere reali
Qual è il senso profondo di precipitare a terra?
Non lo so, è un po’ come se la vita mettesse alla prova per vedere se sono o non sono in grado di reggere la caduta. Continua a leggere
Qual è il senso profondo di precipitare a terra?
Non lo so, è un po’ come se la vita mettesse alla prova per vedere se sono o non sono in grado di reggere la caduta. Continua a leggere
Nella nostra visione ahimè inconsapevolmente neoliberista della spiritualità (guarda questo video, che consiglio a chiunque voglia finalmente capire qual è l’intreccio tra psicologia, politica, economia e sociologia oggi), visione neoliberista, dicevo, secondo la quale «dobbiamo crescere» e «è necessario fare progressi», ma potrei anche aggiungere «dobbiamo ridurre le spese (energetiche)», abbiamo bisogno di parametri di riferimento per comprendere che direzione stiamo prendendo. Per valutare cioè se gli sforzi che facciamo ci stanno effettivamente portando da qualche parte o si tratta di un vicolo cieco. Continua a leggere
In una delle diverse notti insonni, di quelle in cui qualsiasi pratica non è sufficiente a quietare la mente, ho pensato di rivolgermi alle infinite risorse del web in cerca di qualcosa in cui specchiarmi.
D’altronde la paternità è qualcosa di abbastanza diffuso, pensavo, di conseguenza saranno stati versati litri e litri di inchiostro a tal proposito.
Invece sorprendentemente no.
Ci sono alcune rare testimonianze alternate a statistiche sull’insorgenza di depressioni, problemi d’ansia e separazioni. Una curiosa escalation rappresentativa di una società che non comprende il cambiamento.
Fatto sta che ho avuto il buon cuore e il giusto grado di amore per me stesso per chiudere tutto e tornarmi a letto.
Ma no, queste righe dovevano venire fuori. Allora eccole:
Padre in gestazione – cosa vuol dire star diventando padri
Prevedo che l’atto della nascita sia talmente forte e importante da cancellare con un colpo di spugna tutto ciò che invece riguarda l’attesa, cioè quei 9 mesi che dovrebbero essere d’aiuto per prepararsi al grande momento. Allora ne approfitto per scrivere ora, che sono bello fresco.
Tutto ciò a cui un uomo viene preparato è questo:
«Dovrai essere di supporto alla moglie. Dimenticati il sonno».
Fortunatamente qualcuno aggiunge «sarà l’esperienza più bella della tua vita».
In questo strano silenzio che pervade la paternità vorrei sussurrare alcune dinamiche che travalicano questi tre assiomi un po’ semplicistici.
Forse da uomini ci vergogniamo un po’ di più a parlare di certe cose. Oppure sono solo io ad avere questo genere di pensieri. Tuttavia propendo ampiamente per la prima. Quindi rompiamolo, questo silenzio.
Non mi cavo dalla testa una frase che ho letto da JG Bennet: l’uomo e la donna costituiscono l’elemento ricettivo rispetto alla forza attiva della natura che spinge a manifestarsi e perpetrarsi dando luogo ad una nuova vita. Questo significa che la donna è chiamata a svolgere un ruolo più vicino alla sua natura, mentre l’uomo dovrà recitare una parte sensibilmente diversa da quella a cui è abituato.
Questo introduce il successivo punto, cioè
Da un punto di vista esterno alla vita, cioè dei valori eterni che potrebbero guidare una persona, questo passaggio potrebbe sembrare fenomenale.
È uno smacco all’importanza personale, è un’apertura verso il sacrificio. Di certo non ci sono più le energie per sostenere maschere inutili, è una lama affilata di verità che taglia via il superfluo – ma a cui non vorrei lasciare ciò che invece c’è di buono, benché sarebbe facile lasciare da parte amici, passioni e tutto il resto.
I consigli
Qualche riga la voglio dedicare ai consigli. Non a quelli che elargisco, ma a quelli che ho ricevuto in abbondanza.
Osservando con attenzione le parole che ho ricevuto fino ad oggi, c’è stato ben poco di rivolto a me e molto effetto boomerang. Mi spiego meglio: chi voleva darmi consigli più che altro mi ha proiettato la sua esperienza.
Fortunatamente mi rendo conto che come ritengo che la nostra esperienza (come coppia, presto trio) sia unica, sia unica anche quella altrui. In altri termini i consigli servono a ben poco se prima non c’è stato ascolto.
Osservare cosa ci muove a dar consigli in certi casi potrebbe farci schifare. E dire che pensiamo di farlo per il bene altrui! Non è sempre vero che diamo consigli per il meglio dell’altro. Anzi. Provare per credere.
In sintesi, nella mia testa ho ben chiaro di fianco al consiglio anche la fonte del consiglio, elemento altrettanto se non più importante.
Che tipo di consigli potrebbe mai darmi una persona dominata dalla paura? Ho già parlato a lungo di come funzionino le emozioni negative e di come sia nella loro essenza l’impellenza di dilagare.
Fine excursus sui consigli.
Già. A proposito di maturare, leggo che la gestazione porti la donna con grandi sforzi sotto i colpi degli ormoni a maturare quasi per forza. Agli uomini questa spinta non arriva dalla chimica. Eppure la necessità di maturare c’è, se non altro per non rimanere sconvolti dall’esperienza.
Per quanto mi riguarda, essere un padre in gestazione è prendere ogni giorno come verrà. Rimango ancora basito come in certi momenti tutto il lavoro che mi sembrava di aver fatto su di me vada a sciogliersi come neve al sole. È proprio vero che quando siamo nel nostro ruolo siamo maledettamente comodi, esperti, e sicuri; ma come ci ritroviamo in un ruolo nuovo siamo spaesati e soprattutto molto più vicini a come siamo realmente.
Oggi come molte altre volte, la mia gratitudine va a chi è venuto prima di me e mi ha permesso di ritrovare nel cuore quella luce di cui posso ricordarmi anche quando sembra tutto buio.
Fine della spirale discendente nei meandri profondi (e un po’ oscuri) di un futuro padre.
Non vedo ora di conoscerla.
🙂
Alti e bassi: chi non ne ha? Eppure quando tocca a noi è piuttosto difficile accettarli con tale saggezza.
Attenzione, non è detto che preferiamo gli alti ai bassi (parlo di umore e non di centimetri, beninteso). Questo è un luogo comune. Continua a leggere
Di cosa sto riempiendo le parole?
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Nel mio lavoro quotidiano di farmacista mi ritrovo continuamente a contatto con delle persone, rispetto alle quali mi trovo in una posizione di servizio.
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Il nostro stato è una risultante tra le condizioni mentali, emozionali e fisiche. Questi tre mondi ben distinti si amalgamano e li percepiamo come tutt’uno, a meno che non ci prendiamo il tempo di ascoltarli con attenzione. Continua a leggere
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